Sette passaggi generazionali su dieci sono un successo
I dati dello studio Cerif commentati dai consulenti che spiegano quali errori non fare
Italia Oggi, 22 maggio 2017
Articolo a firma di Maria Chiara Furlò
Di padre in figlio. Il passaggio di mano, quando si tratta delle redini di un’azienda, può diventare uno dei momenti più difficili sia per la famiglia sia per l’impresa. Eppure, si tratta di una sfida che conviene accettare, visto che il 71% dei cambi generazionali finiscono con un successo. È quanto emerge da uno studio dell’associazione Cerif (Centro di ricerca sulle imprese di famiglia) condotto in occasione del lancio della VII edizione del premio “Di Padre in Figlio, il gusto di fare impresa“, su un campione di PMI con fatturato compreso tra i 15 e i 150 milioni di euro, che hanno affrontato e gestito il passaggio generazionale. Effettuata su 34 cambi generazionali, la ricerca ha evidenziato che la maggioranza termina con un successo, solo il 12% ha avuto esito negativo mentre il 7% circa è ancora in atto.
Consultando gli altri risultati cdi questo studio si scopre che ogni anno sono 60 mila gli imprenditori coinvolti in un passaggio generazionale, che la durata media di queste operazioni è di 3 anni e mezzo e che si tratta di un momento che vede il coinvolgimento di una media di 3,5 membri della famiglia e di uno, due consulenti o attori chiave.
In merito a questo argomento è stato sentito dalla giornalista Alessandro Atzeni, founding partner di ATAX.
Il successo di un’operazione di passaggio generazionale si misura anche dalla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati. Questi ultimi “sono in genere costituiti dalla necessità di coniugare in modo soddisfacente tre diverse esigenze: la protezione dell’avviamento dell’azienda, la crescita professionale e gestionale dei soggetti interni alla famiglia destinati a proseguire la gestione dell’impresa in ruoli apicali e la liquidazione degli interessi degli altri familiari e soci destinati a uscire dalla proprietà dell’azienda”, spiega il dottore commercialista e partner fondatore di Atax, Alessandro Atzeni. Secondo lui, uno schema di passaggio generazionale “win-win” si fonda su una attenta pianificazione dei vari passaggi, che troverà poi una propria formalizzazione attraverso un patto di famiglia o tramite altra intesa contrattuale adeguatamente formalizzata.